MONTESQUIEU

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Accanto a Voltaire , l' altro grande rappresentante della prima fase dell' iluminismo francese è Montesquieu . Charles-Luis de Secondat , barone di Montesquieu , nacque a La Brède , un castello nei pressi di Borseaux , nel 1689 , da una famiglia di "nobiltà di toga" e fu avviato alla carriera della magistratura . Per anni egli viaggiò tra Bordeaux , del cui parlamento divenne presidente , e Parigi , dove frequentava i più accreditati salotti mondani e culturali . Più tardi lasciò Bordeaux , stabilendosi dapprima a Parigi e compiendo poi numerosi viaggi , dal 1728 al 1731 , in Germania , Austria , Svizzera , Italia , ma soprattutto in Inghilterra . Come per Voltaire , anche per Montesquieu l' esperienza inglese fu determinante per la sua formazione politica . Ritornato nel castello avito , Montesquieu dedicò il suo tempo , oltre che all' amministrazione dei possedimenti della famiglia (era produttore di vino) , alla stesura del suo capolavoro , Lo spirito delle leggi , che vide la luce nel 1748 . Anche dopo la pubblicazione , continuò a rielaborare l' opera fino al 1755 , anno in cui morì . Uno scritto giovanile di Montesquieu , Le lettere persiane del 1721 , presenta i caratteri consueti a molte opere appartenenti al primo illuminismo , in cui la critica alla società è ancora celata dalla finzione letteraria : in questo romanzo epistolare si immagina un gruppo di persiani in visita a Parigi che descrivono tramite lettere ai loro corrispondenti iraniani vita e costumi di una società cattolica e assolutistica , con sguardo distaccato , nella loro nuda oggettività : l' ovvio e il quotidiano diventano l' assurdo e il grottesco e il lettore viene abituato all' ottica del relativismo culturale : la Francia e l' Europa non sono più il centro , ma solo un angolo del mondo ; ciò che a noi europei pare banale e ovvio perchè ci siamo abituati , agli Iraniani sembrerà ridicolo e bislacco . Una simile operazione , naturalmente , la si potrà compiere con un cinese o con un pellerossa . Ma nelle successive Considerazioni sulle cause della grandezza dei Romani e della loro decadenza (1734) , sia pure in uno stile ancora brioso e letteralmente efficace , Montesquieu muta registro . Alla critica del costume subentra un' analisi critica della storia romana , nella quale l' autore non si limita alla ricostruzione filologica (in questo anzi consegue risultati talvolta dubbi) , ma tenta di ricercare i princpi politici e sociali che spiegano tanto lo sviluppo tanto la decadenza di Roma . Se nelle Considerazioni la spiegazione dei fatti socio-politici mediante princìpi generali era applicata al caso specifico della storia romana , nel maturo Spirito delle leggi essa viene generalizzata , dando luogo alla costruzione di una vera e propria scienza delle società : Infatti , Montesquieu - che è stato da taluni considerato l' iniziatore della moderna sociologia - intende ritrovare le sue cause generali che presiedono allo sviluppo delle diverse istituzioni socio politiche , pur non dimenticando il carattere specifico delle singole nazioni e dei singoli momenti storici . Per realizzare questo disegno egli individua tre forme di governo , distinte sia in base al al numero di coloro che detengono il potere sia in base al modo in cui esso viene esercitato . A ciascuna di queste forme di governo corrisponde un principio , inteso nel duplice senso di fattore originario e di elemento costitutivo , al quale esse devono mantenersi fedeli se vogliono conservarsi a lungo . Nel governo repubblicano - distinto a sua volta in democratico e aristocratico - il potere è ritenuto da più persone (rispettivamente tutti o alcuni cittadini) ed è esercitato in conformità alla legge : il suo principio è la virtù . Nel governo monarchico il potere è detenuto da uno solo , ancora in conformità alla legge : il suo principio è l' onore. Nel governo dispotico il potere è tenuto da uno solo , ma è esercitato in modo arbitrario : il suo principio è la paura . Montesquieu , pur non nascondendo le sue simpatie per la soluzione monarchica di tipo costituzionale (sul modello inglese) , ritiene che non si possa stabilire in assoluto quale di queste tre forme di governo sia la migliore . La validità di ciascuna di esse è relativa al popolo cui si applica . L' intento di di Montesquieu non è quindi quello di indicare un ordine preferenziale , ma piuttosto di ricercare la serie delle condizioni - sociali , geografiche , giuridiche ecc. - necessarie perchè ciascuna forma di governo , con il suo principio , possa svilupparsi e mantenersi . L' insieme di questi rapporti (il clima , il territorio , le istituzioni ecc.) è ciò che egli chiama spirito delle legggi . Montesquieu si preoccupa anche di determinare la condizione generale per il mantenimento della libertà politica , la quale condizione può valere indifferentemente per le forme di governo repubblicana - cioè democratica o aristocratica - e monarchica (al dispotismo non si può applicare , poichè il suo principio , la paura , esclude la libertà) . Essa consiste nella divisione dei poteri - legislativo , esecutivo , e giudiziario - che Montesquieu aveva visto realizzata nella costituzione inglese . La teoria della divisione dei poteri era stata concepita già da Locke limitatamente ai primi due poteri (per Locke il terzo potere non era quello giudiziario , ma quello fededrativo , e dipende dal potere esecutivo) e perfezionata successivamente da Henry Saint-John Bolingbroke (1678-1751) , con il quale Montesquieu venne in contatto nel suo viaggio in Inghilterra . Attraverso Montesquieu essa entra definitivamente nel patrimonio politico e culturale francese ed europeo .

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